E’ arrivata nel corso della cerimonia inaugurale della 61′ edizione di Filo la notizia che Biella, e non solo, aspettava: il Recycling Hub si farà.
A dare concretezza alle speranze del distretto è stata l’assessore a Istruzione e Merito, Lavoro e Formazione della Regione Piemonte Elena Chiorino, che ha annunciato il via libera da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica al progetto dell’impianto di Cavaglià.
Per dare slancio all’economia green e tutelare l’ambiente arriverà un impianto in grado di raccogliere e lavorare gli scarti tessili e gli indumenti a fine vita. “Biella – ha detto l’assessore – è pronta a mettere a disposizione il suo know how e la capacità di innovare. Il Recycling Hub è una grande opportunità di lavoro per il territorio, ma rispecchia anche l’idea di economia da perseguire”.
“Siamo lusingati che proprio qui a Filo – ha aggiunto Paolo Monfermoso, responsabile del salone– faccia un passo avanti significativo il progetto dell’Hub biellese, improntato sulla collaborazione tra attori istituzionali e industriali”.
Il nuovo impianto vedrà il ruolo attivo di A2A come soggetto tecnico: “Abbiamo già iniziato la raccolta in alcuni territori pilota – ha spiegato Paolo Barberis Canonico, vice presidente dell’Unione Industriale Biellese – e ci prepariamo a realizzare un impianto di dimensioni ridotte, in grado per ora di lavorare circa 5.000 tonnellate di tessuti da recuperare, ma ampliabile per step. Intanto ci consentirà di imparare il procedimento; appena le norme per l’EPR saranno più chiare e definite partiremo”.
Presente alla cerimonia anche il presidente di Sistema Moda Italia Sergio Tamborini, che ha citato l’esempio del Consorzio Retex.Green, anche alla luce delle normative europee e nazionali: “Creare una filiera alternativa che lavori sul riciclo – ha detto – è l’unica strada percorribile e i consorzi che si sono sviluppati in Italia attendono di operare, normative sull’EPR permettendo. Le esperienze come il Recycling Hub di Biella possono candidarsi a essere di supporto ai consorzi”.