A poco più di sei mesi dall’ingresso in società di due eccellenze come Prada e Zegna Biagioli Modesto si trova a Pitti Filati per presentare la nuova collezione PE 23 e per un primo punto sul nuovo corso.
A farlo è l’AD Renato Cotto, già in Loro Piana e detentore del 5% delle quote (con Prada e Zegna col 40% e la famiglia Biagioli al 15%). “Abbiamo avuto l’idea di sostenere una realtà d’eccellenza nata da 103 anni” spiega all’interno dello stand della Stazione Leopolda.
Come è nata questa idea?
Una simile realtà andava tenuta in Italia e così ne ho parlato con due imprenditori come Gildo Zegna e Patrizio Bertelli, ai quali il progetto è piaciuti all’istante, tanto che adesso il primo è presidente e l’altro è membro del CdA insieme a Franca Biagioli.
Una nuova compagine che si è trovata nel bel mezzo della pandemia.
Ci siamo messi subito al lavoro per recuperare il gap del 2020 causato per tutti dal Covid ed il mercato ci ha dato fiducia, visto che abbiamo superato il livello del 2019. Ma ci siamo posti obiettivi a cinque anni, prevedendo una crescita produttiva nei tre stabilimenti.
Siete già intervenuti in qualche modo?
Sul personale, che è la componente principale dell’esperienza dell’azienda, abbiamo voluto coinvolgere i giovani, per sostituire chi va in pensione, per premiare la buona volontà. Sono arrivate dodici persone, sulle 108 totali, e ne prevediamo altre dieci nel 2022 per l’ampliamento della tintoria.
Sul fronte mercati che anno vi aspetta?
Per ora il 70% del fatturato è concentrato in Italia ma vogliamo espanderci all’estero e per farlo è necessaria la presenza su alcuni mercati più difficili. La Corea sta andando bene ma anche altri stanno recependo bene i nostri prodotti, mentre Giappone e Cina ancora non rispondono come sperato a causa delle chiusure dovute alla pandemia. Magari potremmo pensare ad acquisizioni per accelerare il processo di espansione.