Calmierare i costi energetici per le imprese, eliminare la beffa della doppia iva da pagare nel settore del riuso, riscrivere le normative sull’economia circolare ascoltando il parere tecnico di imprese e consorzi, e centralità delle imprese di riuso e riciclo nella realizzazione del futuro hub del tessile.
Queste le richieste che il Corertex, il Consorzio per il riuso e il riciclo tessile ha avanzato ai candidati di centrodestra e centrosinistra incontrati nel corso della campagna elettorale: “Abbiamo avuto diversi incontri e abbiamo comunicato la nostra preoccupazione per il caro bollette – spiega il presidente del Corertex, Raffaello De Salvo – un problema da risolvere al più presto poiché, oltre alla criticità effettiva, si genera una pericolosa incertezza con la conseguente paralisi di qualsiasi tipo di investimento”.
Durante gli incontri è stato illustrato ai candidati di centrosinistra e centrodestra il progetto del Corertex che vuole massimizzare e incentivare la cultura del riuso e del riciclo, mostrando dal vivo e facendo toccare con mano a tutte le forze politiche intervenute la trasformazione dei cicli di post consumo in riuso e nuova materia prima.
Ai candidati è stato spiegato anche che gli impianti di riuso sono una cinquantina sul territorio, per lo più a Montemurlo, con 600 addetti e una capacità annua di lavorazione di circa 70.000 tonnellate di indumenti usati. A questo settore va poi aggiunta tutta la filiera del riciclo che assorbe anche gli scarti tessili delle lavorazioni industriali.
“La prossima legislatura sarà chiamata a scrivere regole fondamentali per il futuro dell’economia circolare tessile – conclude De Salvo – e noi mettiamo la nostra competenza ed esperienza a disposizione del legislatore, consci e consapevoli che siamo fra i pochi, se non gli unici, ad avere cognizione di causa sulla materia”.
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