Firmata nel pomeriggio l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore Tessile Abbigliamento Moda.
e le organizzazioni sindacali nazionali di categoria Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil hanno sottoscritto l’intesa che interessa in tutto il Paese oltre 40.000 aziende per circa 400.000 addetti.
La durata del rinnovo contrattuale è stata definita di 4 anni, dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2024: il precedente contratto era scaduto il 31 marzo 2020 ma la trattativa era iniziata solo a dicembre a causa della pandemia.
I contenuti del rinnovo contrattuale riguardano la parte normativa e quella economica. Per la prima sono state introdotte modifiche o nuove norme nella disciplina dei contratti a termine e della somministrazione a termine, del periodo di prova, delle modalità di fruizione dei permessi, della flessibilità dell’orario contrattuale, del cambio di mansioni, dei provvedimenti disciplinari.
Per la parte economica è arrivato un aumento dei minimi contrattuali a regime di 72 euro lordi medi, al 4° livello, erogati in 3 tranches: 20 euro dal 1′ aprile 2022, 25 euro dal 1′ gennaio 2023 e 27,00 euro dal 1′ aprile 2023.
Per il periodo 1° aprile 2020 – 31 marzo 2022 (2 anni pieni) non sono stati previsti né aumenti retributivi né importi una tantum, quindi nessun aggravio di costo per le imprese. Inoltre, a salvaguardia soprattutto delle PMI, è stata confermata l’attuale disciplina dell’EGR e il suo importo non ha subito alcun incremento.
Nel rinnovo contrattuale due nuovi importanti protocolli: uno per la collaborazione tra le parti e con le istituzioni preposte per promuovere la legalità ed elevare il livello di qualità delle regole e delle relazioni lungo tutta la filiera produttiva, con uno specifico accordo per contrastare il dumping contrattuale, incentivando l’applicazione dei contratti sottoscritti dalle parti datoriali e sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale; l’altro per procedere con una nuova fase di completamento e sviluppo del sistema di welfare contrattuale, denominato “Sistema Welfare Moda”, che ha già dato notevoli benefici a imprese e lavoratori del settore nel campo della previdenza complementare e dell’assistenza sanitaria integrativa e che ora potrà essere ulteriormente potenziato. Nell’ambito del Protocollo è già previsto un primo passo concreto: l’istituzione dal 1° gennaio 2023 di una nuova assicurazione contro la non autosufficienza (LTC) a beneficio di tutti i lavoratori, finanziata con un contributo di 2,00 euro/mese a carico delle aziende
L’ipotesi di accordo sarà ora sottoposta dai sindacati all’approvazione delle assemblee dei lavoratori nelle aziende, prima di diventare definitiva.