Una Fabbrica di Cultura tra telai e disegni

Continua la liason tra il Lanificio Fratelli Balli e la cultura, con l’azienda che porta avanti anche il progetto di rebranding trasformandosi in Balli il Lanificio.

Debutta infatti Fabbrica di Cultura, il nuovo concept di Balli il Lanificio per divulgare saperi e conoscenze a 360 gradi, ad iniziare dalla mostra Omaggio a Walter Albini in collaborazione con il Museo del Tessuto.

Dal 22 al 30 novembre (con una preview il 16 e il 17) il Fabbricone, la storica sede di Balli il Lanificio, apre le sue porte e ospita all’interno della Sala Experience l’esposizione dedicata alla creatività dello stilista, considerato il padre del prêt-à-porter italiano. La mostra condividerà l’ultima settimana con il Museo del Tessuto di Prato, dove un omaggio ad Albini è visitabile dallo scorso marzo.

La mostra, ideata e co-curata per Balli dall’architetto Filippo Boretti, propone per la prima volta dodici disegni originali, di proprietà del Museo, immaginati dallo stilista per ‘vestire’ i protagonisti di Latina, opera noir scritta nel 1982 dall’autore e regista teatrale Luca Ronconi ma mai effettivamente andata in scena. Anche i costumi immaginati da Albini, di conseguenza, restarono all’epoca inespressi. Sono abiti sognati, ma mai finora cuciti né mai indossati.

“Da fabbrica produttiva – sottolinea Leonardo Raffaelli, managing director di Balli il Lanificio – a fabbrica di cultura. Da azienda che da oltre settanta anni realizza tessuti venduti ovunque nel mondo, a fulcro di iniziative capaci di aprire nuovi dialoghi con la comunità. La nostra mostra dedicata ad Albini segna il debutto di un palinsesto culturale firmato Balli”.

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Matteo Grazzini
Matteo Grazzini