Un anno terminato con una acquisizione, un 2025 destinato a investimenti per circa 6 milioni di euro: Cariaggi guarda al futuro in un momento difficile del settore tessile e a Pitti Filati ha presentato una collezione dedicata all’eleganza.
L’azienda marchigiana ha chiuso l’accordo con la Ritorcitura Vignolini, di Vaiano, nel distretto pratese, del presidente di Confartigianato Moda Moreno Vignolini: il 25% del capitale va a Cariaggi, nell’ottica di una politica di accorpamento e ingrandimento dei rispettivi obiettivi ed anche di investimento in nuovi macchinari per la ritorcitura toscana.
Cariaggi, che con l’accordo con Vignolini entra sempre più nel mondo dei filati di fantasia e creatività, ha portato a Firenze la collezione SS2026 che abbina innovazione e tradizione. La palette cromatica è un omaggio alla natura mentre alcuni filati sono stati scelti come prodotto di punta: Eterea (81% seta 19% cashmere), Jaipur e Flex (52% cashmere 48% seta) e Gemma (nella foto, 51%lino 34% cashmere 15% seta + perline).
“Con Vignolini – spiega Cristiana Cariaggi – andiamo anche ad accrescere il valore del prodotto per il lusso ma non è il solo investimento in programma, visto che andremo a intervenire anche su strutture e impianti nuovi. Intanto il 2025 mi sembra iniziato con un mood positivo, a Pitti abbiamo incontrato clienti concreti e operativi”.
Sul fronte della collezione “puntiamo su elementi pregiati e naturali, togliendo tutto quanto è sintetico ad accezione delle pailletes, mantenendo al tempo stesso i listini più o meno in linea col 2024” conclude la manager.