Un denim ecosostenibile e una rivisitazione dei propri modelli iconici, queste le novità di Jeckerson in questa edizione di Pitti Uomo. Partendo dal denim, la sostenibilità parte dalla coltivazione del cotone, di tipo rigenerativo, e arriva alla scelta dei dettagli, tipo i bottoni. Per quanto riguarda i modelli, compaiono nella collezione Jeckerson i tagli regular con una maggiore vestibilità che, accanto a tessuti dalle ottime performance di comfort, allargano il target di riferimento.
Dopo il rilancio avviato nel 2021 e che lo scorso anno ha riportato il brand a Pitti, il direttore creativo, Mauro Ravizza Krieger, racconta nello stand in Fortezza che i punti vendita sono attualmente 350 e che accanto all’Italia e alla Spagna auspicano un rafforzamento nel nord Europa, anche grazie all’introduzione della linea donna che al momento rappresenta il 10% del fatturato. “Godiamo soprattutto la tranquillità che ci viene dall’avere alle spalle un soggetto come Mittel, (la holding di investimenti industriali quotata alla Borsa di Milano che ha acquisito il marchio, ndr) – commenta Ravizza – dato che un conto è lanciare una buona collezione, altra cosa è ridare forza a un’azienda: ci vogliono tempo e risorse, ma anche buone occasioni e da questo punto di vista Pitti è stato un ottimo partner per il nostro rilancio”.
Un importante progetto anche per Cult, storico marchio di calzature fondato negli anni ottanta dalla società Zeis Excelsa che proprio a Pitti ha scelto di presentare il proprio total look. “La strategia è rivolta allo sviluppo di un total look firmato CULT – spiega Massimiliano Rossi, direttore generale di Zeis Excelsa Spa – abbiamo scelto Pitti Uomo con l’obiettivo di far conoscere l’etichetta non più solo come brand di calzature, ma come life style”. In questo debutto a Firenze, dunque, ecco che accanto alla linea Cult Bolt (la prima calzatura della storia a proporre il puntale in acciaio delle scarpe da lavoro, mettendolo in evidenza come elemento distintivo del brand) si trovano capispalla, pantaloni, maglieria.
“E’ un salto impegnativo, ma necessario per affermarsi sul mercato, data la maggiore visibilità di cui gode l’abbigliamento – continua Rossi – siamo per ora molto soddisfatti, da dicembre abbiamo il primo monomarca a Roma, stiamo cercando la location adatta per un monomarca a Milano e abbiamo in progetto nuove aperture a Napoli, Firenze, Venezia. I nostri mercati di riferimento sono l’Italia, la Grecia, la Turchia, l’Inghilterra, da poco la Francia, il Benelux, la Scandinavia. Per queste ambizioni internazionali, Pitti è certamente un ottimo partner”.