Michele Bocchese

Anche Vicenza chiede un piano di ripresa

La priorità è la salvaguardia della salute e delle persone ma teniamo conto anche delle difficoltà per le aziende create dal coronavirus: anche da Vicenza arriva un segnale di attenzione per l’emergenza che ha colpito tutta Italia ormai da dieci giorni.

A nome della sezione Moda e Tessile di Confindustria Vicenza parla il presidente Michele Bocchese (nella foto): “L’apparato di norme e limitazioni emerso con l’emergenza – dice – ha portato le aziende ad incontrare delle difficoltà nella normale operatività, in particolare nell’ambito commerciale, ovvero nella possibilità di incontrare o accogliere clienti, soprattutto se provenienti o diretti verso l’estero”.

Per quanto riguarda invece la parte produttiva, i principali player del Vicentino, della moda e del tessile, oltre ad utilizzare se possibile lo smart working per alcuni uffici sono riusciti a mantenere una produttività più che buona nelle fabbriche, adottando protocolli e protezioni che, grazie anche al supporto di Confindustria Vicenza, hanno permesso di non bloccare le attività.

le aziende hanno reagito bene e in fretta

“La speranza – assicura Bocchese – è che la situazione torni quella precedente all’emergenza, ma questo primo periodo ha comunque dimostrato che siamo in grado di tener fede agli impegni con clienti e fornitori. In una provincia come la nostra, che ‘vive di fabbriche’, la produzione non si è interrotta, le aziende hanno reagito bene e in fretta e le misure di prevenzione sono state applicate con responsabilità ma senza estremizzazioni. Sarebbe opportuno che lo stesso atteggiamento fosse tenuto da tutti coloro che hanno influenza pubblica anche in termini di comunicazione”.

Per la situazione a livello globale rimane incertezza: “Se pur preoccupati – conclude il presidente di sezione – la nostra indole ci impone di non piangerci addosso, di pensare positivo vedendo anche che in Cina, dove l’emergenza è stata ed è molto più grave rispetto all’Italia, le cose stanno iniziando a migliorare. C’è bisogno però di progettare il piano di ripresa dei rapporti commerciali che preveda misure straordinarie”.

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