Concordati, Biella sta a guardare

Focus – Biella per il momento adotta la tattica dell’attesa e dell’osservazione, prima di dare giudizi e prendere posizione sulla questione dei concordati in bianco. Il motivo di questa scelta è dato essenzialmente dal fatto che da settembre a oggi solo cinque sono state le richieste di utilizzo di questo strumento.
“Il concordato in bianco è una misura relativamente recente – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Biella, Andrea Fortolan – essendo stato introdotto dalla legge 134 lo scorso settembre. Per il momento nel Biellese sono stati registrati solo cinque ricorsi a questo strumento, probabilmente proprio per la sua 'giovane età', vedremo cosa succederà nei prossimi mesi. Hanno fatto ricorso ad esso aziende del tessile-abbigliamento ma anche del terziario. Se rapportiamo queste richieste al totale delle imprese sul territorio (che sono circa 19.500), è evidente che per ora il concordato bianco sta incidendo in maniera contenuta. La fine del 2012 e l'inizio del nuovo anno saranno cruciali per verificare la tenuta del sistema economico non solo locale e il monitoraggio delle situazioni di sofferenza ci servirà per attuare quelle politiche di intervento che aiuteranno a rivitalizzare le imprese e a stimolarne lo sviluppo”.
Anche dall’Unione Industriale Biellese nessun commento per il momento, con la stessa motivazione di avere ancora in mano pochi dati significativi al riguardo.  

21/11/2012

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