Milano Unica chiude domani, Première Vision si apre martedì prossimo: il tempo di riporre campionari e taccuini per gli ordini e di spedire tutto in Francia e le aziende pratesi saranno di nuovo pronte per gettarsi alla conquista del mercato.

Le due fiere principali del settore sono da tempo appuntamento imperdibile per molte aziende del distretto pratese, anche se l’aggettivo “imperdibile” sta perdendo un po’ di valore in riferimento a Première Vision, alla quale qualcuno ha rinunciato o sta per rinunciare.

In ogni caso il tessile pratese arriva sulla scia di un quarto trimestre 2022 in crescita del 5% rispetto allo stesso trimestre del 2021, per un +8% totale rispetto all’anno precedente. Più alto ancora il dato dell’export, espresso però in valori e non in volumi: +26,3%, arrivando a superare il miliardo di euro.

Particolarmente consistenti i mercati spagnolo (10,2% del totale, +15,4%), tedesco (9,9%, +25,3%), francese (7,7%, +30,1%), cinese (includendo Hong Kong, 5,4%, +19,5%), statunitense (5,3%, +22,1%).

“Questa stagione fieristica – commenta Maurizio Sarti, coordinatore del gruppo Produttori di tessuti della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord – si colloca in un momento particolare, che corrisponde, con la riapertura del mercato cinese finora bloccato, a un ulteriore importante passaggio verso la definitiva uscita dai condizionamenti della pandemia e ad una relativa stabilizzazione del difficilissimo capitolo costi energetici. Stabilizzazione a livelli ben più alti di quelli da cui eravamo partiti, ma comunque di certo preferibile rispetto ai picchi insostenibili che abbiamo visto e vissuto. L’attenzione per la sostenibilità è per Prato una opportunità che non possiamo né vogliamo mancare. Sia la nostra associazione, sia le singole aziende, sia la città sono impegnate a cogliere tutte le opportunità che si possono aprire, rendendosi partecipi di iniziative e progetti. E rinnovo l’appello ai giovani di venire a scoprire il tessile, quello della Prato di oggi”.

“Pur con tutti i cambiamenti Milano Unica e Première Vision rimangono appuntamenti attesissimi e cruciali – aggiunge Giovanni Gramigni, presidente del consorzio Pratotrade – con Parigi che nell’ideale comune rimane la fiera primaria a livello internazionale, e Milano Unica che cresce e si rende sempre più attrattiva anche per le imprese pratesi. A Milano siamo in 70 produttori di tessuti, più altre imprese di accessori e servizi. Solo per l’edizione di luglio 2019 ci fu una partecipazione più elevata. Come Pratotrade abbiamo sperimentato, con risultati confortanti che ci hanno indotto a replicarle questo gennaio, iniziative presidiate dal nostro consorzio a New York e a Parigi e stiamo anche ipotizzando nuove iniziative del genere su altre nazioni. I clienti vengono da noi alle grandi fiere, ma anche noi li andiamo a incontrare a casa loro con missioni ad hoc pensate per quello specifico mercato. Le evoluzioni future ci diranno se e come aggiustare il tiro in funzione dei movimenti delle persone e dello sviluppo del digitale”.