Visti in fiera/Daniele Fiesoli

Venti anni di attività knitwear nel segno della sostenibilità. Daniele Fiesoli festeggia il suo ventesimo anniversario in occasione di Pitti Uomo  97. Il brand toscano di maglieria, precursore del lusso sostenibile, ha presentato una speciale riedizione dello storico progetto #upcycledcashmere. Una collezione green, dedicata all’autunno inverno 2020/21, fatta di materiali recuperati mediante un processo di conversione creativo e migliorativo rappresentano i cardini della produzione ecosostenibile di Daniele Fiesoli Italia, 100%  #absolutelymadeinitaly.
Un percorso verso l’etica e le pratiche di rispetto per l’ambiente che nasce diversi anni fa, quando Daniele Fiesoli, in maniera visionaria e in controtendenza con il contesto generale che spingeva verso la delocalizzazione produttiva a scapito della qualità del fatto in Italia, inizia a sperimentare una tecnica legata alle fibre rigenerate inventata nell’importante distretto tessile di Prato, senza penalizzare la qualità del prodotto finito.
“Abbiamo deciso di festeggiare nel contesto internazionale di Pitti Uomo 97 i nostri primi vent’anni, presentando il nuovo step di un progetto dal grande heritage, ma altamente innovativo allo stesso tempo. Anni fa, quando decisi di dedicarmi per primo alla tecnica dell’Upcycled Cashmere per la maglieria pensai non solo al rispetto dell’ambiente e alla possibilità di dare una seconda e più nobile vita alle fibre di qualità per le nostre collezioni, ma anche ad evitare che le delocalizzazioni produttive impoverissero il tessuto sociale in ambito manifatturiero. Oggi possiamo dire di aver vinto questa sfida, in un momento in cui il green è al centro del dibattito non solo nel mondo fashion” spiega Daniele Fiesoli.

Soddisfazione dunque per un 2019 chiuso con un aumento del fatturato del 18% grazie soprattutto alle vendite all’estero che crescono mentre in Italia il marchio mantiene saldamente le posizioni, dopo tanti anni di  lavoro caratterizzati da servizio, correttezza e qualità. Consolidati i mercati di Germania, Benelux, Francia, bene anche la Russia, che resta tuttavia un po’ altalenante.

Ovviamente grande importanza riveste la figura del dettagliante, al quale Daniele Fiesoli presta grande attenzione, assicurando riassortimenti, ritirando le rimanenze. “Ci sono zone in Italia, e penso in particolare alla Puglia – commenta Fiesoli – in cui c’è stato un ricambio generazionale assolutamente positivo, con un passaggio di competenze e una grande capacità di trasmettere il valore del prodotto. Questo savoir faire del venditore è impagabile e purtroppo si va perdendo”.

Una attenta selezione ha portato il brand Daniele Fiesoli in 250 multibrand in Italia e 500 in Europa. Al di fuori dell’Europa vanno molto bene il mercato coreano e quello giapponese.

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