Nei corridoi del Palazzo delle Stelline per Filo c’era anche lo stand de I Cotoni di Albini, società del Gruppo Albini specializzata nella produzione di filati di alta gamma.
Dopo un 2018 chiuso con un risultato di fatturato in linea con l’ottimo 2017 per l’azienda è il momento di pensare al 2019 ricco di attese: “Il mantenimento delle posizioni – spiega Daniele Arioldi, presidente de I Cotoni di Albini – costituisce un risultato estremamente positivo, ottenuto grazie allo sviluppo di nuovi mercati, al focus su cotoni e materie prime sempre più pregiate, anche nella versione organica, e ai recenti investimenti finalizzati al potenziamento della rete commerciale e della struttura interna a supporto dei clienti”.
Anche a Filo si è visto il cotone Supima tracciabile al 100%, grazie a un metodo altamente innovativo messo a punto da Oritain, leader mondiale nella scienza forense: forse il prodotto più adatto al salone, considerato il tema di questa edizione, la sostenibilità. Ogni fase della produzione risulta tracciabile ed è quindi possibile dal filato, e infine dal tessuto finito, risalire con precisione al campo in cui il cotone è stato coltivato.
“Da sempre I Cotoni di Albini– conferma il presidente della controllante Cotonificio Albini S.p.A. Stefano Albini – è all’avanguardia nei processi di sostenibilità dell’industria tessile, lavorando anche in partnership con importanti clienti. Con questo rivoluzionario progetto il prodotto è tracciato dal campo di coltivazione fino al punto vendita. Una garanzia non solo dell’origine, ma anche della qualità e della produzione etica e sostenibile”.
Oltre al cotone Supima in collezione anche filati realizzati col cotone caraibico Sea Island e con cotone organico, coltivato con metodi che non prevedono l’utilizzo di pesticidi, insetticidi e fertilizzanti chimici e che riducono al minimo il consumo di acqua. Ma anche filati in pura lana e in mischia con fibre nobili come la seta e il cashmere, anche in titolazioni finissime, perfette per la stagione invernale.
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