C’era anche il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, nelle vesti di presidente e con a fianco il viceministro Gilberto Pichetto Fratin e il Capo Gabinetto Paolo Visca, alla riunione del tavolo Tessile Moda con rappresentate le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali del settore.
Tra queste Cna Federmoda, che ha partecipato con il presidente nazionale, Marco Landi e il responsabile nazionale Antonio Franceschini. E’ stata ovviamente ribadita la necessità di interventi d’emergenza e di prospettiva per la salvaguardia della filiera moda italiana, che necessita di una programmazione strategica e di una visione di medio e lungo termine che la sostenga, la valorizzi e le consenta di preservare l’integrità organizzativa.
Landi ha chiesto un allungamento dei mutui da finanziamenti Covid-19 e ha posto l’attenzione sulla necessità di definire azioni che possano confermare la realizzazione quanto prima delle fiere in presenza. Per i costi energetici è stata proposta una riforma strutturale degli oneri generali di sistema, prevedendone la parziale defiscalizzazione.
Il ministro Giorgetti ha evidenziato come vi sia la necessità di prorogare gli ammortizzatori sociali fino a fine anno e si possa prendere in considerazione l’apertura dei negozi di moda su appuntamento anche nelle zone rosse e come il nuovo decreto dovrebbe intervenire in maniera soddisfacente sul tema della liquidità. Poi ha parlato del green pass “made in Italy” in quanto la soluzione europea potrebbe avere tempi lunghi di realizzazione e su questo si sta confrontando anche con il ministro Garavaglia.
Durante la riunione è stato illustrato un documento condiviso da CNA Federmoda, Confartigianato Moda, Casartigiani e CLAAI con Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec UIL e trasmesso nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio Draghi: il documento sviluppa una analisi dello stato del settore e delle sue peculiarità che mettono in evidenza come il 98,1% della base produttiva della moda italiana sia composta da imprese artigiane e MPMI definendo proposte di politiche e azioni contro il dumping economico e sociale, per l’educazione alla legalità, a favore del rilancio di politiche distrettuali, incentivi alle assunzioni e per lo sviluppo sostenibile, sostegno all’internazionalizzazione e supporto verso la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica.
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