Parigi e Shenzhen sono state le tappe che hanno chiuso il tour estivo di CPF-Consorzio Promozione Filati in attesa della nuova stagione di saloni e fiere.
Sotto l’insegna di Feel the Yarn le aziende del consorzio si aono affacciate suovamente sui mercati francese e cinese: i recentissimi dati sull’export diffusi dall’Istat attribuiscono alla Francia per il primo semestre 2019 +6,1% in valori rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre la Cina evidenzia una lieve flessione (-3,1%) dopo l’impennata del +33,3% registrata nel 2018 rispetto al 2017.
A Parigi, oltre ai produttori di filati, non sono mancati quattro maglifici, presenti per la seconda volta ai workshop con circa 80 operatori francesi. Buoni risultati anche per il workshop di Shenzhen (nella foto alcuni protagonisti), realizzato in collaborazione con l’ufficio ICE di Guangzhou e che ha visto la partecipazione di 150 operatori locali.
“Le missioni estere realizzate da CPF con le insegne Feel the Yarn – commenta il presidente del consorzio Federico Gualtieri – si confermano come iniziative efficaci e apprezzate. Con queste attività riusciamo a massimizzare gli effetti dei nostri investimenti, ispirando le aree tendenze che allestiamo negli spazi dei workshop ai temi sviluppati nel magazine ‘Feel the Yarn’. Il nostro magazine è ormai uno strumento di riferimento per il mondo dei produttori di filati e maglieria: questo secondo numero, ‘Roots’, ha catalizzato la creatività delle imprese, producendo aree tendenza di particolare suggestione”.
Tra le aziende presenti anche Tollegno 1900: “Questi appuntamenti – spiegano da Tollegno 1900 – sono vetrine importanti per la nostra azienda che fa dell’internazionalizzazione una linee guida del suo sviluppo e crede nell’importanza di incontri one-to-one per stringere solidi rapporti commerciali. Entrare in contatto diretto con interlocutori interessati a conoscere ed acquistare il prodotto italiano ci consente anche di verificare nel concreto il suo valore e la qualità della lavorazione. Anche per il 2019 abbiamo colto questa opportunità forti di nuovi prodotti frutto dell’attività del nostro laboratorio che fa di ricerca e sviluppo un diktat”.
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