Sono passati 50 anni dalla sua fondazione a Milano nel 1972 e il Gruppo Thermore consolida il suo ruolo di leader globale nel settore delle imbottiture termiche per abbigliamento. Tradizione e competenza maturata negli anni, ma anche tante nuove idee grazie ai giovani talenti under 30 presenti nel Team che consentono all’azienda di essere un passo avanti nel mondo a volte un po’ ordinario dell’industria tessile. E anche la proprietà lascia spazio ai giovani, dando il benvenuto alla terza generazione della famiglia Siniscalchi, discendente da Lucio Siniscalchi che fondò Thermore nel 1972.
Novità nel personale, ma anche nei prodotti. Quest’anno Thermore lancia EVOdown, realizzata al 100% con fibre riciclate da bottiglie PET post consumo. Thermore EVOdown accorcia le distanze tra fibre libere e imbottiture classiche e offre la mano ultra soffice e il particolare volume delle fibre libere in un prodotto in pezza. Questa tecnologia ibrida, così definita dai consumatori, consente di aumentare la produttività e facilitare la confezione. Infatti, EVOdown è costituita due strati esterni di densità elevata che proteggono uno strato interno di milioni di fibre libere che la rendono un prodotto unico al mondo nel suo genere. I consumatori apprezzeranno soprattutto la mano morbida e leggera dei capi realizzati con EVOdown, nonché la sua imbattibile facilità di lavaggio e manutenzione.
EVOdown Recycled è un ulteriore passo avanti verso la sostenibilità per l’azienda milanese che ha ormai convertito oltre il 97% della propria produzione in imbottiture realizzate con fibre totalmente o parzialmente riciclate (sulla base dei dati di vendita effettivi).
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