Il riciclo a Prato

Cala il sipario su PV Parigi aspetta l'estate

Un inverno mite fa da cornice all’ultimo giorno di Première Vision, come a voler lanciare la prossima edizione estiva, in programma dal 5 al 7 luglio, anche dal punto di vista meteorologico.
Quella odierna, l’ultima (almeno nelle speranze) condizionata dalla pandemia, non è stata forse la più memorabile ma ha lasciato interessanti spunti di riflessione ed anche diversi accordi commerciali agli espositori.

Sono forzatamente mancati gli stranieri: zero assoluto da Oriente, numeri bassi per gli USA e il Regno Unito, qualcosa dall’Europa extra Italia, molti dalla Francia che, giocando in casa, ha potuto gestire meglio obblighi e divieti legati al Covid.

Soddisfazione nello stand di Carnet, marchio della divisione Ratti specializzato nel “su misura” e quindi una nicchia di alta fascia: “Una discreta affluenza con tanti francesi – spiega Lorenzo Sassi – per la presentazione della stessa collezione portata a Milano Unica con qualche aggiunta in seta stampata per la moda Donna. Il mercato adesso sembra portato vero il nostro tipo di prodotto, c’è più ricerca della qualità e della personalizzazione degli abiti, con una visione più sartoriale”.

“Tutto sommato è stata una fiera positiva – aggiunge Walter Bulanti di Canepa – che ha rispettato le aspettative. Forse sono mancati alcuni clienti della fascia top che però avevamo già visitato in precedenza o visto a Milano. Qui a Parigi ci sono stati anche europei e qualche americano, sia pure non di massima qualità. Niente dall’Asia che ormai, a due anni dall’inizio della pandemia, per noi incide meno del 10%”.

Per Canepa Milano Unica e PV sono state le prime fiere dopo la “ripartenza” societaria: “Nelle strategie non è cambiato nulla – spiega Bulanti – perché avevamo già una rete di agenti molto capillare e ne abbiamo aggiunto uno negli Stati Uniti. Facevamo tante fiere prima e continueremo a farne tante anche adesso”.

Il riciclo a Prato

Infine Francesco Marini di Marini Industrie, a margine del talk di ieri sul riciclo delle fibre tessili nel distretto pratese (nella foto piccola il primo da sinistra, con Roberto Rosati di Gortex, Silvia Gambi di Solo Moda Sostenibile e Marco Mantellassi di Manteco): “Le fiere non sono ancora quelle pre pandemia – dice – e probabilmente non lo saranno più. Questi due anni di appiattimento stanno portando però ad una maggiore attenzione per la ricerca ed i materiali nuovi. La pandemia credo ci porti anche a fare una riflessione sul ruolo delle fiere e proprio il prossimo luglio sarà decisivo per farci capire se i saloni torneranno ad avere quel ruolo occupato fino a due anni fa o se devo essere ripensate. Per me saranno sempre più un momento di incontro e comunicazione che di vendita vera e propria”.

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