CNA Federmoda monitora la filiera e la sostenibilità

CNA Federmoda continua il lavoro di analisi e approfondimento delle dinamiche della filiera moda per aggiornare e definire nuove politiche e azioni a favore del sistema. Attenzione particolare in questa occasione per la sostenibilità sociale, ambientale ed economica della filiera: l’Unione di settore della CNA ha definito un format che sotto il titolo ‘Made in Italy: valore economico, sociale, etico – Cucire, Tramare, Ordire, Tessere, Formare’ invita imprenditori, esperti, economisti, sociologi, istituzioni, organizzazioni sindacali e altri stakeholder ad un confronto aperto.
L’iniziativa prese le mosse da alcune tragedie che colpirono il mondo del tessile, la più nota quella del crollo del Rana Plaza in Bangladesh, a cui vanno aggiunte quelle di Barletta del 2011 e di Prato del 2013, ma il progetto parte dalla consapevolezza del gruppo dirigente CNA Federmoda della necessità di rimettere al centro della discussione politica, economica e sociale il valore della filiera quale elemento fondante il successo del made in Italy.

Dopo Roma, Prato, Carpi e Torino, l’appuntamento di quest’anno si svolgerà in Romagna con due giorni di studio e discussione. La prima giornata, nel pomeriggio di giovedì 24 maggio a Cesenatico si svolgerà una attività di approfondimento attraverso quattro gruppi di lavoro dedicati all’internazionalizzazione nella moda e il ruolo delle MPMI, competenze e maestranze, filiera moda e sostenibilità e all’innovazione nel e per il settore. Nella mattinata del 25 maggio i lavori si sposteranno a San Mauro Pascoli presso i locali di Villa Torlonia per un dibattito aperto che vedrà partecipi protagonisti della filiera moda, i vertici di CNA Federmoda con i vertici delle Organizzazioni sindacali di settore, politici e istituzioni.

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