Il 2022 porta in dote la quinta edizione di “E’ di moda il mio futuro”, il progetto di orientamento per il tessile, l’abbigliamento e il calzaturiero.

Si tratta della strada scelta dalla sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord per arrivare ad un ricambio generazionale all’interno delle aziende bastato sulla valorizzazione dei giovani dal punto di vista professionale.

Il Covid non fa sconti neanche ai progetti e quindi ancora una volta gli organizzatori hanno dovuto scegliere soluzioni flessibili e modulari, adottabili nei prossimi mesi in funzione dell’andamento della pandemia. Compresa la tempistica, che prevede la fine del programma in concomitanza con la fine dell’anno scolastico ma che dipenderà dall’evoluzione della pandemia.

I principali destinatari del progetto sono come sempre i ragazzi delle scuole medie inferiori, con iniziative che li avvicinino al mondo della moda in maniera coinvolgente e creativa, e delle superiori, sia per le scelte dell’indirizzo dopo il biennio sia per le decisioni da assumere dopo il diploma in relazione all’ingresso nel mondo del lavoro o alla prosecuzione del percorso di formazione.

Il tutto con laboratori didattici, concorsi, video illustrativi del settore, testimonianze aziendali e scolastiche, partecipazione delle imprese alle iniziative di orientamento organizzate dalle scuole e dagli istituti di formazione post-diploma.

Il Museo del tessuto di Prato sarà coinvolto sia in caso di partecipazione a distanza che in presenza, direttamente a scuola: tra quelle che hanno già aderito ci sono l’Istituto Buzzi di Prato, gli ISI Sismondi-Pacinotti di Pescia e Benvenuto Cellini di Firenze, l’ISISTL Bertrand Russell-Isaac Newton di Scandicci ed i licei artistici Umberto Brunelleschi di Montemurlo e Policarpo Petrocchi di Pistoia.

“Già l’anno scorso- dichiara Maurizio Sarti, presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord – con una edizione tutta in digitale raggiungemmo 750 ragazzi, meno del migliaio cui eravamo abituati nelle precedenti edizioni ma comunque un buon numero. Arrivare a quota cinque edizioni, oltretutto dopo due anni come quelli che abbiamo vissuto, costituisce il segnale più chiaro di quanto teniamo a questo progetto, perché le imprese hanno bisogno di personale, vista l’età avanzata di molti dei nostri addetti, un quarto dei quali ha più di 55. Se quest’anno al Buzzi ci sono tre sezioni complete per l’indirizzo tessile, quando solo otto anni fa ce n’era a stento una, il merito è, oltre che della scuola stessa, anche dell’intensa opera di informazione e orientamento che è venuta dalle aziende e da questo progetto”.

Il 2021, nonostante tutti i problemi ma grazie anche al blocco dei licenziamenti, ha visto a Prato per il tessile un saldo positivo avviamenti-cessazioni per 274 unità. L’indagine Excelsior condotta continuativamente da Unioncamere e ANPAL-Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro prevede per Prato 2.900 nuovi ingressi nel tessile-abbigliamento nel primo trimestre del 2022.

La quinta edizione del progetto è effettuata in collaborazione con il PTP Moda-Formazione Moda Toscana, la rete guidata dal Buzzi che riunisce alcune fra le più importanti realtà formative del territorio nelle discipline del settore moda.

“Quest’anno – spiega Roberta Pecci, coordinatrice del gruppo di lavoro su offerta formativa, fabbisogni di professionalità e orientamento della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord – la novità principale è la realizzazione di un video (‘Dall’abito alla fibra tessile. E ritorno!’) in collaborazione col Buzzi per incuriosire i ragazzi sul ciclo tessile partendo dalla fine, cioè dagli abiti che indossano ogni giorno. Rimangono nel programma i laboratori con il Museo del tessuto ‘Remake jeans’ e ‘Occhio all’etichetta’ per i ragazzi delle seconde e terze classi delle medie superiori e ‘T-shirt creativa’, collegata anche a un concorso, per le medie inferiori. Confermati anche gli incontri, virtuali o meno, con istituti post-diploma che potranno illustrare le opportunità che offrono”.

Il gruppo di lavoro continuerà anche a contribuire alla definizione dei programmi e all’aggiornamento dei docenti delle scuole.

Novità anche per il calzaturiero: “Il comparto – dice Rodolfo Checcucci, coordinatore del gruppo Cuoio e calzature della sezione Sistema moda di CTN – ha attraversato in questi ultimi due anni la peggior crisi dal dopoguerra ma stiamo registrando i primi segnali di ripresa. Le industrie calzaturiere hanno continuato a investire tempo e risorse economiche in operazioni di orientamento perché si stanno ricreando opportunità di lavoro anche e soprattutto per i profili più qualificati. Tuttavia, non c’è ancora la percezione sufficientemente diffusa che lavorare in un calzaturificio significhi, e sempre più significherà in futuro, appartenere a un mondo glamour, attrattivo e capace di dare grosse soddisfazioni. Il senso di questo progetto è di fatto duplice. Da un lato vogliamo veicolare il messaggio positivo che in quest’area esiste lavoro, e lavoro di buon livello e qualità, dall’altro lato vogliamo sottolineare che ci troviamo ormai nel collo di bottiglia del pensionamento degli addetti di maggior esperienza”.

Iniziativa particolare per Monsummano Terme e il suo calzaturiero sarà il concorso ‘Glam Rock, Glam Shoes’, anche in ricordo di David Bowie che qui ha mosso i primi passi artistici nel 1969: sarà pubblicato un bando per la progettazione di una calzatura che evochi lo stile del ‘Duca Bianco’.