Sessanta edizioni e trent’anni di attività celebrati con un aumento di visitatori e espositori per Filo, che si è chiuso ieri pomeriggio dopo due giorni di lavoro e incontri.
+ 30% alla voce espositori, grazie anche alle 16 nuove aziende straniere che hanno deciso di portare i propri prodotti al MiCo di Milano. “Pensiamo – dice Paolo Monfermoso, responsabile di Filo – che la fiera abbia mostrato di essere sempre più una piattaforma di lavoro unica nel suo genere e totalmente riservata agli operatori del settore. Sono questi gli elementi che ne determinano il successo tra i professionisti del tessile: partecipando a Filo sanno di trovare collezioni di altissima qualità e servizi mirati a rendere più facile le collaborazioni e l’incontro di domanda e offerta di filati e materiali. Rientra nell’ottica di rafforzare la visione di filiera la presenza, per la prima volta, della Cotton Egypt Association, in rappresentanza di una delle fibre più pregevoli e versatili”.
Il carattere internazionale di Filo si è quindi rafforzato, grazie anche alla collaborazione con Agenzia Ice che ha permesso di organizzare una delegazione composta da 41 operatori esteri di undici paesi: Belgio, Cile, Cina, Corea del Sud, Francia, India, Palestina, Perù, Regno Unito, Sud Africa e Turchia.
Alla collaborazione tra Filo e Regione Piemonte si deve invece l’arrivo in fiera di una delegazione di 18 buyer, provenienti da Polonia, Danimarca, Repubblica Ceca, UK, Belgio e Portogallo, che hanno visitato la fiera grazie all’attività del Progetto Integrato di Filiera (PIF) “Tessile”, realizzato da Ceipiemonte – l’agenzia regionale per l’internazionalizzazione – su incarico dalla Regione Piemonte, nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione 2000-2020.
Al termine della fiera i buyer hanno anche partecipato a uno study tour nel territorio biellese, per approfondire la conoscenza dell’eccellenza produttiva del distretto.