Si è chiuso oggi a Prato il tour di presentazione della 53′ edizione di Filo, quella che, per sede e giorni di svolgimento, segna una nuova tappa di crescita del salone.
Gli organizzatori, dopo Biella e Milano, hanno raggiunto una Toscana freddissima per incontrare le aziende espositrici di Prato, comunicare le tante novità e presentare anche le proposte sviluppo del prodotto elaborate da Gianni Bologna.
Passiamo da 3500 a circa 4500 metri quadrati di spazio espositivo
Paolo Monfermoso, con tanto di slide, ha introdotto il nuovo corso di Filo: “Abbiamo scelto il MiCo – ha detto – perché ormai eravamo cresciuti così tanto che il Palazzo delle Stelline, che lasciamo con grande dispiacere, non bastava più. Passiamo da 3500 a circa 4500 metri quadrati di spazio espositivo, con la possibilità di creare un percorso omogeneo, distribuire gli spazi per le tendenze in modo da creare un’attrattiva in ogni lato della sala e realizzare anche aree relax per la socialità dei visitatori, che avranno a disposizione anche un parcheggio a silos proprio accanto alla fiera. Ci sarà anche un nuovo layout degli stand, in legno di pioppo e pannelli trasparenti”.
Il focus paese dovrebbe essere quello sul Regno Unito, per parlare di Brexit ed invitare a Filo clienti da quell’area geografica. Ultime due novità il ritorno della passamaneria e il debutto per la prima volta della maglieria.
Per quanto riguarda Gianni Bologna invece la presentazione delle proposte è ruotata intorno al concetto di “Wunderkammer“, la stanza delle meraviglie vista come una metafora dei tempi attuali, una sorta di catalogo scientifico che racchiude tanto le bellezze quanto le brutture, senza dimenticare che il consumatore è sempre più orientato verso prodotti che garantiscano sostenibilità e provenienza certificata.
La “camera” si aprirà il 27 e 28 febbraio, ma già all’inizio di quel mese Filo sarà “ospite” di Milano Unica con un proprio spazio
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