Iniziano a produrre qualche effetto negativo sulle imprese del Piemonte Nord Orientale le incertezze che stanno dominando il contesto economico europeo.
Nel corso del primo trimestre l’inizio del conflitto in Ucraina ha inciso sui rincari energetici, rendendo ancora più difficoltoso l’approvvigionamento delle materie prime: la “natalità” delle imprese a Biella, Vercelli, Novara e nel Verbano è stata di 1.233 imprese, un dato leggermente inferiore alle 1.284 iscrizioni dello stesso periodo del 2021.
Le cessazioni sono state 1.458, contro le 1.236 del primo trimestre 2021, per un totale di imprese registrate che al 31 marzo ammonta a 74.360 unità.
Il tasso di crescita globale registra una contrazione pari al -0,30%, lievemente superiore sia a quella regionale che nazionale (-0,20% e -0,02%). Il Verbano Cusio Ossola ha il tasso di crescita più basso (-0,65%), seguito da Biella (-0,38%); Vercelli è allineata alla media piemontese (-0,22%), mentre Novara registra la minore contrazione (-0,15%).
A Biella l’industria è tra i settori con maggiore contrazione (-0,91%),
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