Il Lanificio F.lli Cerruti e Isetan insieme a Tokyo per una mostra che celebra il lanificio biellese, il mondo del cinema e il saper fare 100% made in Italy. La mostra, su tre piani, resterà aperta dal 27 settembre al 4 ottobre. Al piano terreno vari designer italiani fra i quali Lardini, Tagliatore, Belvest e LBM191 hanno creato pezzi ispirandosi a tessuti dell’archivio storico del Lanificio. Tessuti che erano stati creati per film di Hollywood e come Borsalino, Pretty Woman, Wall Street. e rivisitati per l’occasione.
Al quinto piano il corner made to measure nel quale brand giapponesi utilizzeranno i tessuti del Lanificio per creare capi su misura e all’ottavo in esposizione parte degli archivi del Lanificio. Completeranno la mostra le illustrazioni di Antonio Pippolini, noto illustratore che ha creato l’invito raffigurante Nino Cerruti. “Mi piacciono gli attori mai convenzionali. Sovente fragili ma appassionati e appassionanti” afferma Nino Cerruti. “Vogliamo celebrare il signor Nino Cerruti – dicono a Isetan – per trasmettere ai nostri clienti, tramite i brand del Made in Italy, l’influenza che ha avuto nella moda, nei tessuti e nel cinema”
Il connubio cinema-Cerruti è iniziato alla fine degli anni 60 quando Nino Cerruti iniziò a creare abiti di scena per le star di Hollywood. Il suo nome appare nei titoli di coda di più di un centinaio di pellicole. Sue le silhouette create per Kathleen Turner ne ‘Il gioiello del Nilo’ o il look androgino creato per Clint Eastwood e Renée Russo in ‘Nel centro del mirino’ o l’abito di Richard Gere in ‘Pretty Woman’ o il look yuppie di Michael Douglas in ‘Wall Street’ e ‘Basic Instinct’ (nella foto Cerruti con Sharon Stone). E in‘American Psycho’ Christian Bale insulta la commessa della tintoria che vuole usare la candeggina su di un capo Cerruti.
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