La 33′ edizione di Milano Unica è un momento importante per interi distretti tessili, da Biella a Prato, che guardano al salone con gli occhi della speranza e dell’orgoglio.

41 le imprese pratesi a Fiera Milano Rho, tutte pronte a giocare la carta della qualità per una rapida ripartenza del settore: “I primi segnali che abbiamo avuto dagli eventi promozionali appena svoltisi sono stati complessivamente positivi – commenta Maurizio Sarti, nella sua duplice veste di coordinatore del gruppo Produttori di tessuti della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord e di presidente del consorzio Pratotrade – sia Fashion Rendez-vous a Parigi che le varie iniziative promozionali gestite dagli agenti. Da Milano Unica ci aspettiamo un nuovo importante passo in avanti verso una normalità che comunque, ne siamo consapevoli, è forse vicina ma non ancora una realtà. In questi lunghi mesi di attività a scartamento ridotto le aziende pratesi hanno lavorato intensamente per essere pronte a intercettare i bisogni della clientela dal punto di vista dei prodotti e dei servizi e, nello stesso tempo, per ottimizzare le proprie prestazioni dal punto di vista organizzativo”.

Poi c’è l’altro fronte su cui si muove Confindustria Toscana Nord, ovvero l’Unione Europea e le sue norme: “E’ un ambito delicatissimo – prosegue Sarti – perché si incrocia con le regole ambientali e quindi con l’obiettivo della sostenibilità. Se non vi saranno posticipi, con l’inizio del 2022 la raccolta differenziata dei prodotti tessili usati diventerà un obbligo, innescando a sua volta una serie di ulteriori adempimenti ma anche delle possibili opportunità che dovremo essere in grado di cogliere. Parallelamente, occorre che le autorità nazionali italiane e quelle toscane si impegnino a definire norme end of waste efficaci e realistiche. Il post-covid sarà anche questo: una stagione in cui il tessile è chiamato ad assumere connotazioni nuove e di maggior attenzione per la sostenibilità, tema su cui Prato si sente particolarmente attrezzata e sensibile”.