Lavoro minorile: in aumento in Asia meridionale
- Attualità
- 5 Agosto 2015
Ancora una volta è un Comando Provinciale della Guardia di Finanza a mettere la parola fine al traffico illegale di tessuti dalla Cina, ma non si tratta, come di consueto di quella di Prato, bensì delle Fiamme Gialle di Bologna. Perquisizioni e sequestri, decisi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale felsineo, su proposta
Sequestri a raffica e filiera della contraffazione bloccata a Prato, dove la Guardia di Finanza ha individuato, nella zona industriale, un laboratorio dedito alla produzione di abbigliamento in violazione alla normativa vigente a tutela dei marchi registrati nazionali ed esteri. Nell’azienda del Macrolotto sono stati sequestrati oltre 6.000 capi di abbigliamento ed accessori recanti marchi contraffatti e
Un’intesa con l’obiettivo di tutelare l’economia legale e di contrastare la commercializzazione di prodotti contraffatti e pericolosi e l’abusivismo commerciale: protagonisti di questa nuova strategia di collaborazione sul territorio sono la Guardia di Finanza e la Camera di commercio di Pistoia-Prato. Venerdì scorso la Presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato, Dalila Mazzi, e i Comandanti
La Guardia di Finanza di Prato ha bloccato un sistema di approvvigionamento illecito di materie prime utilizzate da imprese che operano nel settore dell’importazione di tessuti, nell’area del Macrolotto. La violazione delle norme doganali e fiscali nell’approvvigionamento di tali tessuti consente alle imprese che se ne avvalgono di imporsi sul mercato con prezzi assolutamente concorrenziali,
Sono tornati in azione i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato ad un mese di distanza dall’ultimo sequestro di abiti non a norma. Questa volta è stata oggetto d’ispezione una ditta individuale, risultata in regola con i requisiti richiesti dalla normativa sull’etichettatura: sottoposti a sequestro circa 500.000 articoli costituiti da capi d’abbigliamento, del
Dopo l’operazione di sequestro della scorsa settimana la Guardia di Finanza di Prato ha assestato un altro colpo al commercio di capi di abbigliamento illegali. Oltre 20 militari del locale Comando Territoriale hanno esaminato le etichette riportate su ogni capo di abbigliamento esposto per la vendita, con l’obiettivo di rilevare irregolarità nell’indicazione del produttore o
Da un controllo della Guardia di Finanza su una ventina di aziende del pronto moda del distretto pratese è scaturito un sequestro ingente di capi d’abbigliamento del tutto finiti, ma privi dell’indicazione dei dati del produttore. Prima un sequestro di oltre 100.000 articoli, poi altri 130.000, frutto dei controlli indirizzati a verificare il rispetto della
La Guardia di Finanza di Prato ha bloccato il giro di affari di una ditta individuale che in soli cinque mesi aveva emesso fatture per circa tre milioni di euro. L’attività si svolgeva nel cosiddetto “Distretto parallelo” del tessile-abbigliamento: dalle indagini è emersa la mancanza di una struttura aziendale, l’assenza di un luogo d’esercizio e
“Lavoriamo insieme per combattere l’illegalità nel distretto, noi siamo pronti a fare la nostra parte al fianco delle imprese nella lotta al sommerso”. E’ un invito alla collaborazione e a costruire una sorta di “patto” tra istituzioni e imprenditori, quello lanciato dal neo comandante provinciale della Guardia di Finanza di Prato Enrico Blandini durante l’incontro
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como hanno sequestrato a Cantù accessori per abbigliamento ed altri prodotti tessili con i marchi delle più famose case di moda al mondo per un valore di oltre due milioni e mezzo di euro. L’operazione è nata dal controllo di un cittadino italiano, disoccupato, che